http://www.terrasantalibera.org/non_ci_resta_che_ridere.htm
6 maggio 2010 - Redazionale Infopal.
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È vero, avete ragione. E noi abbiamo torto. Anzi, è Israele che ha ragione, sempre e comunque. Ha talmente ragione, qualsiasi cosa faccia, che ci vergogniamo profondamente per aver dato voce alla “parte sbagliata”, i palestinesi.
Ma che vorranno mai questi palestinesi? Perché non se ne vanno tutti?
Davvero, non riusciamo a capire perché non lo facciano, da un secolo! O, addirittura, non si suicidino in massa. E soprattutto, dopo un serio esame di coscienza, non riusciamo a spiegarci perché, in questi anni, non ci siamo mai resi conto di aver sbagliato. In effetti eravamo sotto l’effetto di un terribile pregiudizio: l’antisemitismo.
Siamo completamente d’accordo con tutte le conclusioni della Commissione sull’antisemitismo (*) presieduta da Fiamma Nirenstein. Bisogna al più presto chiudere, censurare, oscurare tutto, perché è davvero scandaloso che ancora vi sia chi propaga falsità di ogni tipo su Israele.
Ma noi vogliamo redimerci, se ci concederete questa grazia. “Israele siamo noi”, ha scritto qualcuno, e noi siamo d’accordo. Allora vogliamo contare anche noi dentro Israele e dare il nostro contributo al trionfo di questo gioiello dell’umanità. Vorremmo consigliare ai suoi dirigenti di non ammazzare solo 1.500 palestinesi in un mese, ma di fare piazza pulita con un’atomica; di non tenerli sotto embargo da anni, perché comunque ancora vivono, che diamine!; di ammazzarli direttamente ai checkpoint anziché tenerceli ore ad aspettare una cura in ospedale. Si fa prima e costa meno.
I giornali e le tv, poi, e non parliamo di internet, sono pieni di propaganda antisemita. Secondo il nostro modesto parere, se davvero vogliamo riformare lo statuto dell’Ordine dei Giornalisti, esso andrebbe rivisto nel senso che può essere giornalista solo chi dà prova di assoluta fedeltà a Israele. Sarebbe meglio che potessero lavorare solo i sionisti, almeno come direttori e capiservizio, ma siccome questo potrebbe far insorgere qualche malumore negli altri, diciamo che per costoro proponiamo mansioni di minor prestigio, come svuotare il posacenere, perché non è giusto che la gavetta, per chi sta con Israele, comprenda anche queste umiliazioni.
Agli altri, la disoccupazione a vita: il giusto premio per chi racconta solo falsità e diffonde antisemitismo, il crimine più abietto sulla faccia della terra.
Non si capisce bene, infatti, perché mai un giornalista professionale dovrebbe far circolare foto e filmati in cui esperti truffatori quali sono i palestinesi prima sradicano, camuffati da israeliani, piante d’olivo dell’Ikea; demoliscono case di polistirolo; inscenano film dell’orrore con sangue a fiotti ed altri trucchi hollywoodiani; si tuffano a terra appena vedono una telecamera fingendo di essere morti; addirittura ci sono palestinesi camuffati da cecchini israeliani che sparano contro i funerali! Bene, tutto questo campionario di falsità viene poi mandato in giro per il mondo da cosiddetti corrispondenti, presentandolo come un “crimine israeliano”… Così, colmo dell’intollerabile, c’è chi come noi dà spago a queste mistificazioni presentandole come vere! Lo ammettiamo: tutte le foto pubblicate sono palesemente false ed il frutto di fotoritocco e/o di mistificazione. Dovremo al più presto rimuoverle e sostituirle con altre autentiche, che mostrano i palestinesi felici nelle loro case nuove, senza un graffio e tutti in allegria vivi e vegeti, a festeggiare di vivere sotto l’amministrazione civile e/o militare israeliana.
Sì, dopo aver ascoltato gli interventi tenuti presso la suddetta Commissione, non siamo più gli stessi. Abbiamo per anni spacciato per prigionieri quelli che, invece, sono ospitati in centri di villeggiatura israeliani forniti di tutti i comfort. Solo il nostro odio e il pregiudizio ci hanno fatto credere alle falsità di associazioni sui diritti dei detenuti palestinesi che non sopportano l’idea che dei loro connazionali si trovino più che bene nei villaggi-vacanze gestiti da Israele.
E poi finiamola con questa solfa degli espropri! Li abbiamo nascosti ai nostri lettori, ma abbiamo i documenti che provano il diritto di proprietà sull’intera Gerusalemme (che quei fanatici di palestinesi chiamano al-Quds) sin dall’epoca del grande Regno biblico d’Israele. Non riusciamo infatti a darci pace al pensiero che ancora, nel terzo millennio, vi sia chi mette in dubbio la solare verità delle affermazioni sioniste, specialmente da quando gli stessi archeologi israeliani hanno restituito alla luce città intere, con i relativi reperti, del meraviglioso Regno di David e Salomone. Che dire, poi, di quell’antisemita di Tutankhamon, dalla cui tomba uscirono documenti che asserivano il contrario? Maledizione colse chi l’aprì e analoga maledizione colga gli antisemiti di ieri, oggi e domani!
Da quando ci siamo ravveduti non sappiamo più come gestire il senso di colpa. Faremo mai abbastanza per sdebitarci?
Tra l’altro, non ci diamo pace per il povero ragazzino israeliano tra le grinfie dei fanatici, tolto dall’affetto dei suoi cari mentre giocava a guardie e ladri. Cittadinanza onoraria di Roma solo a lui? Non siamo d’accordo: la si deve estendere anche a tutti i suoi parenti, poi si penserà anche ai suoi amici e, infine, a tutti i cittadini israeliani, che sono senz’altro i più degni di essere cittadini onorari di qualsiasi città del mondo essi desiderino. Noi, intanto, se ci è concesso, verificata la sincerità del nostro ravvedimento, chiederemmo la cittadinanza di Gilo, una bellissima cittadina israeliana abitata da persone fantastiche con le quali vorremmo condividere la nostra nuova vita di amici di Israele, o meglio di israeliani, sempre che ci sia concessa l’unica nazionalità che a questo punto c’interessa e che, a quanto pare, conta tra le nazioni.
Lo sappiamo, le nostre scuse non saranno mai sufficienti a mondare l’onta commessa.
Il peggior crimine sulla faccia della terra è senz’altro l’antisemitismo-antisionismo (è vero, sono proprio la stessa cosa, non ce n'eravamo accorti!), in particolare quello dei palestinesi e di chi continua a dar loro credito, perché offende il Padreterno e la sua prima e diretta espressione: gli israeliani, con il resto degli uomini, compresi gli italiani, a far da comparsa. A questi ultimi, che magari persistono nell’errore nel quale noialtri siamo incorsi prima di vedere la luce, vogliamo rivolgere queste parole: smettetela di prendervela per il lavoro che non c’è o è mal pagato; piantatela di lamentarvi se farvi una casa o una famiglia è un miraggio; non imprecate contro la “casta” al servizio d’interessi non italiani da cui vi sentite oppressi. Dovete preoccuparvi solo di una cosa: lottare contro l’antisemitismo-antisionismo. Poi tutto si sistemerà.
E una volta scomparso l’antisemitismo-antisionismo, allora sì che le vostre vite cambieranno, com’è cambiata la nostra da quando ci siamo resi conto d’aver sbagliato. Guardate come sono felici i palestinesi in quei villaggi vacanze e capirete che non ha senso perseverare nell’errore: fate come loro e come noi, redimetevi!
(*)
Di seguito, la documentazione che ha provocato la nostra crisi di coscienza: presa d’atto delle falsità dei palestinesi e adesione alla causa della “lotta all’antisemitismo”.
Antisemitismo online: non cadere nella rete!
http://www.fiammanirenstein.com/articoli.asp?Categoria=11&Id=2356
Boom dell'antisemitismo on line
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=140229
Approvata la legge che finanzia il Cdec
http://www.shalom.it/index.php?option=com_content&task=view&id=885&Itemid=9
Commissioni Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni e Affari esteri e comunitari della Camera
COMITATO DI INDAGINE SULL'ANTISEMITISMO. Indagine conoscitiva sull'antisemitismo. Audizione di esperti in materia di monitoraggio on line del fenomeno dell'antisemitismo
http://www.radioradicale.it/scheda/301764
Odio, insulti, falsità L’orrore antisemita dilaga su Internet
Milano, allarme del Centro di documentazione ebraica: "Cospirazioni giudaiche, racket sul traffico d'organi, aumento di siti negazionisti"
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2010/05/04/326879-odio_insulti_falsita.shtml
Fiamma Nirenstein, presidente della Commissione sull'antisemitismo
"Come ai tempi del nazismo. Contro gli ebrei escalation di violenze". "Serve una legge specifica per arginare le pagine web: quelle parole non si cancellano come le scritte sui muri. E poi un'educazione specifica"
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2010/05/04/326880-fiamma_nirenstein_presidente_della_commissione_sull_antisemitismo.shtml
Fonte: http://www.infopal.it/leggi.php?id=14482
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