12 agosto 2010

Discorso di Mahmoud Ahmadinejad all'ONU sul disarmo nucleare

Quanto segue è la traduzione del discorso del presidente iraniano Ahmadinejad alla conferenza nucleare delle Nazioni Unite, per incalzare i Paesi con armamento nucleare a fare di più per il disarmo. Egli ha sottolineato l’ipocrisia delle sanzioni contro l’Iran, dove non esiste alcuna prova che esso tenti di costruire armi nucleari, mentre il paese fuorilegge, armato con atomiche, Israele, “non paga l’ingresso”, nonostante sia responsabile del lancio di numerose guerre di aggressione nella regione. Il discorso è stato accuratamente ignorato dai media degli Stati Uniti e dei suoi satelliti.
La ricerca di sicurezza sostenibile è parte inerente e istintiva dell’esistenza umana e della ricerca storica. Nessun Paese può permettersi di ignorare la propria sicurezza. Purtroppo… l’ombra della minaccia delle bombe nucleari incombe su tutto il pianeta, e nessuno si sente sicuro. 
Alcuni Stati definiscono nelle loro strategie la bomba atomica come un elemento di stabilità e sicurezza, e questo è uno dei loro massimi errori.


La produzione ed il possesso di una bomba nucleare, sotto qualsiasi pretesto, è un atto molto pericoloso, che per prima cosa e soprattutto espone il Paese di produzione e stoccaggio esposto alla ritorsione… La bomba nucleare è un incendio contro l’Umanità e non un’arma di difesa. Il possesso di bombe atomiche non è fonte di orgoglio; esso è invece, disgustoso e vergognoso… Coloro che commisero il primo bombardamento atomico sono considerati fra i più odiati della storia.
Per più di 60 anni le Nazioni Unite, specialmente il Consiglio di Sicurezza, non sono stati capaci di stabilire sicurezza sostenibile e creare quel senso di fiducia nelle relazioni internazionali, e le attuali circostanze internazionali sembrano essere di gran lunga di sfida rispetto ai decenni passati.
Guerre, aggressioni e, peggio di tutto, le politiche applicate da alcuni Stati espansionistici, hanno oscurato le prospettive di sicurezza internazionale verso tutti. Disarmo atomico e non proliferazione non sono stati realizzati, e l’Agenzia atomica internazionale (IAEA) non ha avuto successo nell’adempimento del suo mandato. 

Durante gli ultimi quarant’anni, alcuni, incluso il regime sionista, si sono equipaggiati con armi nucleari. E allora, qual è veramente la causa? Per rispondere a questa domanda, bisogna guardare alle politiche e alle pratiche di certi stati, così come alla inefficienza e squilibrio nei pilastri della TNP, sul Trattato di non proliferazione nucleare, alcuni dei quali sono:

La ricerca del dominio
Dalla prospettiva del divino e giusto profeta e secondo tutti i concetti umani, la supremazia la felicità e la maturità del genere umano sono misurate dalla sua moralità, pietà, modestia e devozione verso i propri simili. Sfortunatamente, alcuni Stati perseguono la superiorità con la minaccia di sopprimerne altri, così seminando i semi dell’odio, ostilità e corsa alle armi nelle 
relazioni internazionali. Il loro più grande errore è l’assunto che “forte” significhi “giusto”.

La produzione di armi nucleari
Le prime armi atomiche sono state prodotte ed usate dagli Stati Uniti. Questo apparve come se gli americani ed i loro alleati fossero i vincitori della Seconda Guerra Mondiale (in realtà combattuta e vinta dall’Urss, ndr). Comunque, l’America divenne la fonte principale nello sviluppo e nella diffusione di armi nucleari e condusse alla corsa al riarmo atomico. La produzione, l’accumulo ed il miglioramento qualitativo dell’armamento nucleare di un dato Paese sono serviti come migliore giustificazione per gli altri nello sviluppo del proprio arsenale, una tendenza sostenuta negli ultimi quaranta anni in violazione degli impegni stabiliti dal Tnp.

Armi nucleari come deterrente
Questa è la causa principale nella progressione della corsa al riarmo, poiché la deterrenza richiede un margine sia nella qualità che nella quantità delle armi, che di per sé alimenta la corsa al nucleare. Ci sono a quel che si dice più di 20.000 testate nucleari in tutto il mondo, metà delle quali sono americane. I competitori, da parte loro, continuano anch’essi a sviluppare armi nucleari con il pretesto della deterrenza. Tutti violano gli obblighi derivanti dal Tnp.
Minacce di usare armi nucleari
Disgraziatamente, il governo degli Stati Uniti non solo ha usato armi atomiche, ma continua a minacciare l’uso di tali armi contro altri Paesi, incluso l’Iran. Un altro Paese europeo anch’esso ha avanzato le stesse minacce con falsi pretesti alcuni anni fa. Il regime sionista, pur esso, continua invariabilmente a minacciare i Paesi del Medio Oriente.

Sfruttamento del Consiglio di sicurezza
Godendo di speciali privilegi nel più alto consesso delle Nazioni Unite sulla sicurezza e nella Aiea, certi paesi nucleari largamente sfruttano questa piattaforma contro i Paesi non-nucleari, contro lo spirito dello Tnp. Finora nessun Paese non-nucleare è mai riuscito ad esercitare il suo inalienabile e legittimo diritto di sviluppare l’energia nucleare per scopi pacifici senza incontrare pressioni e minacce. Mentre nonostante clausole chiare dell’art. VI del Trattato dell’Aiea, nessun rapporto è stato emesso dagli ispettori della Aiea sugli impianti nucleari degli Stati Uniti ed i loro alleati, e nemmeno vi è un piano per il loro disarmo. Sono state adottate Risoluzioni contro i paesi non nucleari sotto la pressione degli stessi stati e con falsi pretesti e con la chiara intenzione di negare loro i diritti legittimamente riconosciuti.

L’uso di doppie misure
Mentre il regime sionista, che ha ammassato centinaia di ordigni di guerra nucleari ha intrapreso molte guerre nella regione e continua a minacciare popoli e nazioni della regione con il terrore dell’invasione, gode dell’incondizionato appoggio del governo degli Stati Uniti e dei suoi alleati e riceve, anche, l’assistenza necessaria per sviluppare il programma delle sue armi nucleari. Gli stessi Paesi impongono vari modi di pressione sui membri dell’Aiea sotto il falso pretesto di possibili diversioni delle loro attività pacifiche nucleari senza presentare una sola prova credibile per sostanziare le loro affermazioni.

Energia nucleare contro armi nucleari
L’energia nucleare è fra le risorse più a buon mercato di energia.  Quasi 7 milioni di barili di petrolio sono richiesti per generare 1000 megawatt di elettricità all’anno, il che, con il prezzo del greggio attuale, costa più di $500 milioni, mentre il produrre la stessa quantità di energia con la risorsa nucleare costa circa $ 60 milioni. La tecnologia nucleare può essere usata e largamente applicata per la produzione di isotopi sanitari per la diagnosi e la cura di malattie mortali, così come nell’industria, nell’agricoltura ed in altri campi.
Una delle più gravi ingiustizie commesse dagli stati nucleari è l’equiparazione delle armi nucleari con l’energia nucleare. In effetti, essi vogliono monopolizzare sia le armi atomiche, che l’energia nucleare, e nel farlo intendono imporre la loro volontà alla comunità internazionale. Questi argomenti sono tutti contrari allo spirito della Tnp ed in flagrante violazione delle sue clausole.

Squilibrio dei pilastri
Il Tnp ha come obbiettivo principale la prevenzione della corsa alle armi nucleari, il disarmo nucleare, la non proliferazione. Ma resta inalienabile il diritto degli Stati membri di usare l’energia atomica per usi civili. Tuttavia, le condizioni più difficili sono state imposte nel meccanismo e nei regolamenti ai Paesi che perseguono lo sfruttamento dell’energia atomica per usi civili. La Aiea ha esercitato le pressioni più forti sugli Stati non-nucleari con il pretesto di rischi di proliferazione mentre coloro che hanno bombe nucleari continuano a godere piena immunità e diritti esclusivi.
E’ora chiaro che la produzione e lo stoccaggio di armi nucleari e le politiche portate avanti da alcuni Paesi nucleari, uniti con la debolezza e lo squilibrio delle clausole del Tnp sono stati i principali motivi di insicurezza e sono serviti per lo sviluppo di tali armi.

Oggi, il disarmo nucleare, l’eliminazione della minaccia atomica e la non proliferazione sono considerati il più grande servizio per lo stabilimento di una pace sostenibile, sicurezza ed amicizia.
La domanda è, tuttavia: affidare straordinaria autorità nell’ambito della Aiea agli Stati nucleari ed il concedere ad essi il compito nevralgico del disarmo, è cosa appropriata?
Sarebbe ingenuità ed irrazionalità attendersi volontarie iniziative sul disarmo e non proliferazione, semplicemente perché essi considerano le armi nucleari un elemento di superiorità.
Come dice un proverbio iraniano, “un coltello non taglierà mai il suo manico”. Attendersi dai maggiori fruitori di armi di lavorare per lo stabilimento della sicurezza sarebbe un’attesa illogica.
Il governo degli Stati Uniti, principale sospettato della produzione della produzione, lo stoccaggio, l’uso e la minaccia di armi nucleari, insiste nell’assumere il ruolo-guida della revisione del Tnp. L’amministrazione statunitense, nel suo recentemente Nuclear Posture Revue (INPR), ha annunciato che né produrrà altre armi nucleari, né attaccherà un Paese non nucleare con armi atomiche.
Gli Stati Uniti non hanno mai rispettato alcuno dei loro impegni. Ci si può chiedere, quanto possono sperare gli altri Stati che essi rispettino i loro impegni? Quali sono le garanzie per prendere per buoni questi impegni? E quali gli strumenti per le sue indipendenti verifiche?  
Teniamo presente che nei decenni trascorsi, gli Usa hanno guerreggiato con gran parte dei loro ex amici. 
Inoltre, sotto la stessa Npr, alcuni Stati membri della Aiea, che sono inoltre membri impegnati nel Tnp sono stati minacciati di attacchi nucleari preventivi.
Il governo degli Stati Uniti ha sempre tentato di divergere l’attenzione dell’opinione pubblica dalla sua “non compliance” ed azioni illegali mettendo sotto l’occhio dell’obbiettivo alcuni temi fuorvianti. Hanno alzato recentemente l’argomento del terrorismo nucleare come parte dei loro sforzi per mantenere ed elevare i loro arsenali nucleari da una parte e distogliere l’opinione pubblica mondiale dall’argomento del disarmo verso falsi obbiettivi dall’altra, mentre armare i terroristi con armi nucleari è solamente concepibile da parte di quegli Stati che tali armi posseggono ed hanno usato ed inoltre hanno un lungo record di sostegno al terrorismo… Nel suo Npr, gli Usa hanno mantenuto il silenzio riguardo ad attacchi nucleari contro alcuni Paesi nucleari, allo scopo di concentrare la pressione della propaganda su certe Nazioni indipendenti.
Questo avviene mentre certe reti terroristiche sono sostenute dai servizi segreti statunitensi e dal regime sionista. Evidenze credibili sono disponibili e un documento esaustivo è stato diffuso durante la conferenza sulla lotta globale al terrorismo a Teheran.
Nella Npr, si evidenzia che gli Stati Uniti non svilupperanno nuove armi nucleari, ma continueranno a migliorarle qualitativamente. Il miglioramento qualitativo delle armi atomiche equivale ad aumentarne le capacità omicide e forza distruttiva, che di per sé significa proliferazione verticale. In aggiunta, queste politiche non sono verificabili, perchè non c’è un ente che eserciti una supervisione indipendente sui programmi nucleari degli Stati Uniti e dei suoi alleati.
Paragonando il Washington Nuclear Security Summit con la conferenza di Teheran su Disarmo Nucleare e Non Proliferazione, gli sforzi dell’ospite del primo, sono tesi a preservare il monopolio sulle armi nucleari e superiorità sulle altre Nazioni, mentre nella seconda Conferenza tutti i partecipanti auspicavano un mondo libero da armi atomiche. Il motto della Conferenza di Teheran era: “Energia nucleare per tutti, armi nucleari per nessuno”.

Proposte per la pace
Per realizzare l’aspirazione umana al disarmo nucleare e alla non proliferazione, così come l’uso pacifico dell’energia atomica, desidero avanzare le seguenti proposte:
1. Revisione e attuazione del Tnp. Questa sigla dovrebbe evolversi in Trattato di Disarmo e Non Proliferazione (Dmpt) ed il disarmo nucleare dovrebbe esserne il cuore per mezzo di meccanismi trasparenti, vincolanti e rafforzati con solide garanzie internazionali.
2. La fondazione di un gruppo indipendente internazionale con piena autorità da parte della Conferenza con il compito di preparare una serie di linee-guida per l’attuazione delle clausole dell’articolo VI della Tnp, inclusi pianificazione e piena supervisione del disarmo nucleare e con l’impedimento della proliferazione. 
Questo gruppo dovrebbe condurre il suo lavoro con l’effettiva partecipazione di tutte le Nazioni indipendenti, fissando una data-termine per la completa eliminazione di tutte le armi nucleari, entro un tempo specifico.
3. L’introduzione di comprensive garanzie di sicurezza legalmente vincolanti senza discriminazione o precondizione fino al raggiungimento del completo disarmo nucleare da parte dei Paesi nucleari.
4. Immediato fermo di tutti i tipi di ricerca, sviluppo o miglioramento delle armi nucleari e dei loro relativi impianti, così come l’introduzione di meccanismi di controllo da parte del già menzionato gruppo.
5. L’adozione di strumenti legalmente vincolanti sulla totale proibizione della produzione, stoccaggio, miglioramento, proliferazione, mantenimento e uso di armi nucleari.
6. Sospensione dalla qualità di membro nel Board of Governors della Aiea per quegli Stati che usano o minacciano di usare armi nucleari. La presenza e l’influenza politica di questi Stati ha finora impedito all’Aiea di assolvere il suo compito, specialmente riguardo agli articoli IV e VI del Trattato, ed ha causato la deviazione dei suoi compiti.      
In particolare, come potrebbe il governo degli Stati Uniti essere membro del “Board of Governors” mentre non solo ha usato armi atomiche contro il Giappone, ma ha anche usato armi con uranio impoverito nella guerra contro l’Iraq?
7. Cessazione di qualsiasi tipo di cooperazione nucleare con Stati non membri del Tnp ed effettiva adozione di misure punitive contro quegli Stati che continuino la collaborazione con questi Paesi non membri.
8. Considerare qualsiasi minaccia di usare armi nucleari o l’attacco contro attività pacifiche nucleari come una violazione della pace internazionale e la sicurezza, e pronta reazione da parte delle Nazioni Unite ed il termine di qualsiasi collaborazione degli Stati firmatari del Trattato di non proliferazione nucleare con lo Stato aggressore o minaccioso.
9. Attuazione immediata e senza condizioni della Risoluzione adottata dalla Conferenza di Revisione del 1995 sulla costituzione di una zona non-nucleare nel Medio Oriente;
10. Smantellamento delle armi nucleari situate nelle basi militari degli Stati Uniti e dei suoi alleati, inclusi Germania, Italia, Giappone e Olanda.
11. Sforzo collettivo di riformare il Consiglio di Sicurezza. L’attuale struttura del Consiglio di Sicurezza è estremamente sleale ed inefficiente e serve primariamente gli interessi degli Stati nucleari. La riforma della sua struttura insieme con la revisione e l’attuazione del Tnp sono interconnesse ed essenziali per la realizzazione degli obbiettivi della Aiea.
 
Io annuncio la pronta posizione della Repubblica islamica dell’Iran di partecipare nella materializzazione di quelle proposte e giusti piani di disarmo e non proliferazione. Come pure l’uso pacifico di energia nucleare pulita . . .
La grande Nazione dell’Iran non ha bisogno di bombe nucleari per il suo sviluppo e non le considera fonte di onore e dignità. La logica e la volontà della Nazione iraniana riflette quella di tutte le Nazioni.
Molti dei miei colleghi capi di Stato, e molti ricercatori di giustizia, dignitari e commentatori, parlando con me, hanno condiviso queste vedute: vi è un tremendo bisogno di disarmo globale ed espansione dell’uso pulito di energia nucleare e di rottura del monopolio imposto in questi campi, contenuto nelle proposte di cui dianzi. Questa è la domanda che sale dal cuore di tutte le Nazioni indipendenti, cioè “energia nucleare per tutti, armi nucleari per nessuno”: conformemente, la mia presenza e l’essenza delle mie dichiarazioni in questa Conferenza sono soltanto la rappresentazione della loro presenza e delle loro richieste.

Lasciatemi ora dire soltanto poche parole a coloro che ancora sostengono che la produzione e lo stoccaggio di armi nucleari sono fonte per essi della loro potenza e dignità. Essi devono realizzare che l’era del rilancio delle bombe nucleari è già passata. La produzione, lo stoccaggio, e la minaccia di usare armi, specialmente quelle atomiche è tipica di chi è carente di logica coerente e saggezza. Usare la minaccia contro la forza della logica appartiene al passato e non è più fattibile. . . Contare sulle armi nelle relazioni internazionali è eredità di Stati non saggi.

E’ chiaro come il cristallo che la politica egemonica è fallita ed il sogno di fondare nuovi imperi sono vani. . . Piuttosto che continuare con questa politica meglio sarebbe unirsi al largo oceano di Nazioni ed usare saggezza umana e cultura. Ciò sarebbe nei loro interessi. Sicurezza, pace e giustizia sarebbero avviate da persone giuste… in tutto il mondo. La forza della logica prevarrebbe sulla logica di potenza. Non vi sarebbe posto in futuro per i bulli e gli arroganti… 
Invito il signor Obama, presidente degli Stati Uniti, a unirsi a questo movimento umano, se si sente ancora obbligato al “cambiamento”…

Attraverso la collaborazione, la solidarietà e l’armonia . . . un mondo benedetto con la giustizia e la pace è ottenibile, ed il motto “energia nucleare per tutti, armi nucleari per nessuno” è la base per la interazione fra esseri umani, come fra gli uomini e la natura.
Speriamo in un giorno nel quale, per mezzo della realizzazione della giustizia, nessuno sarà infuriato, ed anche se ciò accadesse, speriamo, ancora, che nessuna arma verrà usata per calmarlo.
di Mahmoud Ahmadinejad
(Tratto da The Barnes Review, www.barnesreview.org trad. Alfio Faro)

Fonte: http://www.ariannaeditrice.it

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