Le navi della Freedom Flotilla restituite da Israele alla Turchia - Mavi Marmara, Gazze e Defney -, sono in cattivo stato, in totale disordine e senza i bagagli e le strumentazioni di lavoro che erano state rubate dall'esercito ai giornalisti dopo l'attacco pirata del 31 maggio.
Lo hanno constatato di persona dei colleghi della Flotilla, saliti a bordo delle imbarcazioni, ormeggiate nel porto di Iskenderun. Gli israeliani, dunque, non hanno restituito nulla, se non qualche valigia distrutta riconsegnata il 3 giugno, durante l'operazione di deportazione delle centinaia di passeggeri della Freedom Flotilla imprigionati illegalmente.
Sembra quindi verosimile la notizia diffusa a luglio, secondo la quale l'esercito avrebbe fatto scavare una fossa e vi avrebbe gettato all'interno tutto ciò che aveva sottratto dopo l'assalto alle navi. Tranne, ovviamente, ciò che ha ritenuto interessante salvare dal macero: carde di credito (usate nei supermercati israeliani), soldi, documenti, macchine fotografiche, cellulari e videocamere...
Fonte: http://www.infopal.it/
16 agosto 2010
Le navi della Freedom Flotilla restituite da Israele sono vuote: telecamere, soldi e bagagli sono il bottino dei pirati.
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