Il capo di Hezbollah Sayyid Hassan Nasrallah ha chiesto domenica l'istituzione di un Comitato Libanese per indagare sulla questione delle false testimonianze nel caso dell'omicidio dell'ex primo ministro libanese Rafiq Hariri.
"Che si crei un comitato - parlamentare, giudiziario, di sicurezza o ministeriale - e si portino i testimoni e Mohammed Siddiq... e si chieda loro chi ha fornito loro le informazioni", ha detto Nasrallah in una videoconferenza durante una commemorazione in onore dei martiri di Hezbollah all'istituto Shahed nel sud di Beirut. "Se fanno davvero sul serio, il giusto inizio è questo", ha detto dopo aver reso omaggio ai martiri.
"Il comitato d'indagini sin dal primo giorno ha lavorato aprioristicamente. Ha fabbricato un'accusa [contro Hezbollah] dopodiché è andato a cercare prove che la corroborassero", ha detto in riferimento al tribunale ONU sull'omicidio di Hariri del 14 febbraio 2005.
Il leader di Hezbollah ha aggiunto che la verità si può ottenere solo tramite "un'inchiesta trasparente con adeguati mezzi tecnici e scientifici".
"E' giusto affidare a un comitato d'inchiesta composto di Americani e Inglesi, i cui membri provengono da servizi d'intelligence strettamente legati al Mossad, una questione di tale portata?", ha chiesto Nasrallah.
"Il comportamento di alcune forze politiche libanesi e del procuratore del Tribunale Internazionale è davvero quello di persone che cercano la verità? Non è forse un diritto dei libanesi di mettere di fronte alle proprie responsabilità i testimoni mendaci, che hanno per quattro anni sviato le indagini, o quantomeno di espellerli anziché tenerli sotto la nostra protezione? Non sarà permesso infangare la Resistenza, a noi così cara: la proteggeremo e continueremo sulla sua via", ha assicurato.
Ha detto che Hezbollah chiede giustizia per Hariri, ma non a spese della Resistenza.
"Se non si scoprisse la verità, non ci sarebbe giustizia. Chiediamo giustizia e la giustizia è punire gli assassini di Hariri. Qualsiasi cosa di diverso sarebbe ingiustizia."
"E' contro di noi che si dirigono le accuse. Ciò che dicono i media israeliani a questo riguardo conferma le nostre informazioni".
Nasrallah ha detto che Hezbollah ha scelto il 25 luglio per celebrare "perché coincide con il martirio di Ahmed Jagbir che, insieme ai suoi compagni, ha confermato il detto che 'Israele è più debole di una ragnatela'". "La resistenza è la cosa più preziosa che abbiamo e non permetteremo a nessuno al mondo, grande o piccolo che sia, di attentare alla sua dignità".
Ha ricordato che nel 2006, "La Resistenza è stata capace di sconfiggere il piano per il 'Nuovo Medioriente', per realizzare il quale si aggredirono militarmente diversi paesi della regione e altri furono minacciati d'aggressione, e nel quale erano coinvolte molte persone sia all'esterno sia all'interno".
"La Resistenza ha reso il Libano il cuore dell'equazione regionale, togliendolo alla sua marginalità. Ne ha fatto un protagonista. Molte persone hanno aiutato la Resistenza libanese, l'Iran, la Siria e molte persone onorevoli, ma è stata la Resistenza a combattere: tutti devono o dovrebbero conoscere il valore della Resistenza.
Essa ha reso forte il Libano, che ora viene riconosciuto tramite visite ufficiali: la Resistenza è il motivo per cui i dirigenti dei paesi esteri s'incontrano con voi", ha detto rivolgendosi ai leader politici libanesi.
"Purtroppo, i nemici del Libano comprendono il suo valore più di alcuni Libanesi. Perciò essi pianificano di togliere al Libano questa cosa che il paese possiede. Ma potranno mercanteggiare sul gas e il petrolio, mai sulla Resistenza.
Hezbollah non permetterà a nessuno di imporle condizioni. Rifiuta il compromesso israelo-statunitense che prevede di confermare la confisca delle terre e rifiutare a milioni di Palestinesi il diritto al ritorno nelle loro case."
Nasrallah ha detto che le celebrazioni della vittoria di Hezbollah nella guerra di luglio 2006 si svolgeranno il 3 agosto e non il 30 luglio come previsto.
Ha anche auspicato sostegno politico e confronto.
"Si stanno facendo molti piani contro il Libano e la Resistenza. Se il Gabinetto o il Comitato per il dialogo nazionale si riuniranno per discutere la questione, noi approveremo la decisione".
traduzione a cura della redazione
Fonte: http://www.campoantimperialista.it/
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