Gli attentati sono stati rivendicati dal gruppo Jundullah con la base in Pakistan, mentre il presidente iranianao Mahmoud Ahmadinejad ha dichiarato che la responsabilità delle operazioni terroristiche a Zahedan ricade su servizi segreti di Usa, autorità della Nato ed Intelligence pachistana. Lei che ne pensa?
Jundollah è un'organizzazione che da divresi anni rivendica attentati terroristici in Iran e le loro basi - come si sa - si trovano da tanto tempo nel Pakistan perché arrivano da questo paese e poi si rifugiano lì. Quindi questo è assolutamente verosimile che loro abbiano delle basi e un'assistenza sul territorio pachistano e poi la cattura del capobanda Abdolmalek Righi a febbraio e i suoi interrogatori hanno dimostrato che Rigi era in stretto contatto con le forze americane e con quelle della Nato sia in Afghanistan che anche al di fuori della regione tanto vero è che quando Rigi è stato catturato mentre era in volo verso il Kirghizistan dove aveva in programma di incontrare i funzionari degli Usa presso una base militare americana nel paese asiatico. Del resto ci sono anche i servizi dei media statunitensi di due-tre anni fa che parlavano di un sostegno dei servizi segreti di questo paese a Jundullah, quindi mi sembra assolutamente fondato quello che il presidente Ahmadinejad ha detto.
Iran ha affermato succesivamente che la rivendicazione degli attentati da parte di Jundullah è solo una copertura, fatta dai servizi segreti americani, perché secondo molti esperti il Jundollah, dopo l’esecuzione del suo capofila Abdolmalek Rigi, avvenuta il mese scorso in Iran, effettivamente non esiste più. Lei è d’accordo?
Dopo la cattura (e l’esecuzione) di Abdolmalek Righi e gli arresti precedenti e successivi (dei suoi membri), il Jundullah ha subito sicuramente dei colpi non indifferenti e quindi la sua struttura non è la stessa che era prima. Del resto quei servizi segreti che in qualche modo hanno dato vita e tenuto in piede il Jundullah non possono ammettere la sconfitta di questo gruppo. Anche nel caso in cui questa sigla non rappresentasse niente e nessuno in realtà, questi servizi segreti continuano ad operare ed usare la sigla Jundullah per successivi attacchi terroristici e in quetso modo comunque continuare la stessa opera che era di Jundulah, quella di destabilizzazione attraverso gli assasini e il terrore portato nelle città del Sistan-Baluchistan.
Le massime autorità di Teheran come il comandante delle forze armate, il presidente del parlamento e anche lo stesso presidente Ahmadinejad hanno chiamato in causa il governo Islamabad, il quale permettendo a Jundullah di organizzarsi sul territorio pachistano, in un certo senso ha equipaggiato e sostenuto il gruppo terrorsitico. Tutto quetso potrebbe avere delle conseguenze serie sulle relazioni Iran e Pakistan?
Ma io credo che se le autorità pachistane in qualche modo non compiono dei gesti concreti nei confronti di organizzazioni che operano contro l'Iran con attacchi terroristici, sicuramente Teheran prenderà dei provvedimenti. Ricordo che nei mesi scorsi diveri ministri iraniani, soprattutto quello degli Interni, hanno detto più di una volta che ci sono stati degli accordi con Islamabad proprio per smantellare tutte le strutture di Jundullah sul territorio pachistano. Bisogna anche dire che il Pakistan probabilmente non ha la capicità di controllare il proprio territorio. È uno Stato, di cui conosciamo la crisi interna, dove ci sono tantissime realtà che probabilmente perseguono diversi obiettivi tra loro e qunidi non c'è una struttura centrale dello Stato che difenda gli interessi nazionali. Del resto i servizi segreti pachistani hanno contribuito tanti anni fa a creare i talebani; li hanno addestrati e armati con il sostegno americo-saudita. Ci sono tante strutture che operano nell'oscurità in Pakistan che possono coprire queste organizzazioni. Penso che l'Iran deve mettere assolutamente in chiaro con le autorità pachistane che questo non può continuare. Siamo di fronte ad una situazione molto simile a quella che si è creata nelle province irachene settentrionali dove c'è questa cosiddetta amministrazione curda che permette tranquillamente ai gruppi terroristici di compiere attentati in Turchia e nella Repubblica Islamica. Anche in questo caso lì non c'è sul territorio una vera amministrazione o se c'è, c'è un'aministrazione che è convivente con i terroristi. In questo caso si può dire la stessa cosa.
Quindi secondo Lei la mancanza di un potere centrale ha contribuito a creare questa situazione?
Sicuramente, ma possono anche esserci delle realtà dei servizi segreti pachistani che in contatto con gli Stai Uniti e con l'Arabia Saudita continuano a sostenere il Jundullah o hanno ricominciato a reclutare gli elementi per questo gruppo che negli ultimi due anni ha subito dei colpi grazie all'azione energica che i servizi d'informazione iraniani hanno svolto nel combatterre il terrorismo. Se hanno tollerato e appoggiato il Jundullah per tanti anni, non possono certamente accettare la sua sconfitta quindi cercheranno di reclutare le nuove leve per quest'organizzazione in modo da continuare la stessa attività nefasta che hanno svolto anni addietro.
A cura di Amani
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