11 luglio 2010

IL PLAN COLOMBIA ARRIVA IN PARAGUAY

Le speranze suscitate da Fernando Lugo1, l’ex vescovo vicino alla Teologia della Liberazione che, nell’aprile del 2008, vinse le elezioni presidenziali in Paraguay sconfiggendo il Partito Colorado al governo del paese da 61 anni (compresi i 34 di dittatura di Stroessner) sono messe a dura prova.

Il 24 aprile scorso è stata promulgata la Legge n. 3994/10, con la quale il Presidente della Repubblica ha dichiarato lo stato di ‘Excepción’ nei Dipartimenti di San Pedro, Concepción, Amambay e Alto Paraguay. Questa misura, prevista dalla Costituzione in caso di ‘conflitto armato internazionale’ o ‘grave commozione interna’ che possano mettere in pericolo le istituzioni statali, abilita il governo a disporre delle Forze Armate senza ricorrere alle correnti garanzie costituzionali. Ufficialmente è stata motivata dall’uccisione di 3 guardie private e un poliziotto in un conflitto a fuoco2 e da una serie di occupazioni di terre. Ritenuto responsabile di fomentare la rivolta contro i proprietari terrieri è l’Ejercito del Pueblo Paraguayo (EPP), accusato anche di essere stato infiltrato dalle FARC colombiane e di avere attuato numerosi sequestri. Lo stesso Lugo, già vescovo nel Dipartimento di San Pedro, è stato più volte accusato di connivenza con i movimenti contadini coinvolti in azioni di guerriglia.La promulgazione dello stato di “Excepciòn”, che sembrerebbe un suicidio politico perché va a colpire la principale base elettorale di Lugo, quella rurale, è in realtà una conseguenza dei problemi interni alla coalizione che lo sostiene e della fragilità del governo: il vicepresidente Federico Franco, il Partido Liberal Radical Auténtico (PLRA), predominante nei due rami del Parlamento e diversi (eterogenei) partitini e gruppi, infatti, sono spesso in aperta opposizione con il Presidente.

Allo stesso tempo, la maggioranza relativa in Parlamento, la burocrazia, la magistratura e moltissimi ruoli chiave nella guida del paese continuano ad essere saldamente in mano all’ex Partido Colorado, ora Asociación NacionalRepubblicana (ANR),

Così, dopo quasi due anni, gran parte delle promesse elettorali risultano bloccate nelle pastoie dei veti politici; il governo è riuscito a portare la salute pubblica alle fasce deboli della popolazione e incomincia a muoversi qualcosa anche sul fronte dei diritti umani, ma sembra lontana la concretizzazione di riforme strutturali, in particolare della riforma agraria chiesta dai campesinos.

Le azioni dell’EPP e la criminalizzazione dell’intero movimento contadino costituiscono un ottimo pretesto per “screditare il governo e disarticolare l’organizzazione contadina e il processo di recupero delle terre”3. Lo stato di ‘Excep-ción’ è stato sostenuto con forza dalla Asociación Rural de Paraguay (ARP), che riunisce i grandi proprietari terrieri e allevatori. I latifondisti se ne avvantaggiano perchè potranno fare sgomberare e arrestare, senza ordine dei giudici, i con- tadini che hanno occupato le terre, accusandoli di appartenere all’EPP.

San Pedro e Concepción sono i Dipartimenti con le organizzazioni contadine più forti e, allo stesso tempo, le zone dove da anni si esercitano militari statunitensi e dalle quali l’accesso per lo sfruttamento dell’enorme bacino idrico ‘Acuifero Guaranì’ è più facile. E’ ufficiale che nei mesi di dicembre e febbraio scorsi alcune decine di consulenti colombiani hanno operato nei due Dipartimenti, formalmente come esperti in tema di sequestri4, in coincidenza con la consegna di armamenti israeliani alle Forze armate nazionali, utilizzati dalle forze speciali che si addestrano in Colombia e negli USA e che vanno ad aggiungersi all’arsenale tecnologico donato dall’Ambasciata statunitense il 4 novembre 2009 nel corso della presentazione del ‘battaglione antiterrorista’ che opera a Concepción. Ad alimentare le voci di infiltrazioni delle FARC colombiane è stato principalmente l’addetto militare della Colombia in Paraguay, Jorge Humberto Jerez Cuéllar, che è anche il referente della cooperazione tra Paraguay e Colombia e vive nel paese dal 2001. Costui ha organizzato all’inizio del 2010 il “Primo Corso Internazionale di Antisequestro e Antiestorsione” per ufficiali e sottufficiali, in continuazione di una serie di attività formative che la Colombia ha offerto al Paraguay dal 2007 e che ha coinvolto giudici, investigatori, poliziotti.

Durante l’ultimo vertice dell’Unasur5, tenuto in Argentina, Lugo non ha preso una posizione di ferma condanna per l’istallazione delle basi americane in territorio colombiano, come invece hanno fatto gli altri Presidenti del nuovo corso sudamericano.

Viene dunque riproposta la strategia colombiana, che accusa i paesi confinanti (nel caso colombiano Ecuador e Venezuela) di collaborazione con le FARC: includendo l’Alto Paraguay, zona di frontiera, tra i Dipartimenti sottoposti a misure di sicurezza si avvìa un’operazione anche nei confronti della Bolivia.

Il quotidiano ABC, sostenendo la triangolazione EPP-FARC-Bolivia, ha affermato che l’EPP “potrebbe avere le sue basi in Bolivia” e che in quel paese esisterebbe già una base di supporto logistico della FARC6. Dichiarare l’Alto Paraguay zona a rischio equivale a dare credito a “notizie” come quelle riportate dal giornale. Inoltre da anni lo United States Southern Command (SOUTHCOM) indica in questo Dipartimento la regione strategicamente più importante per la sorveglianza di Bolivia e Brasile, il controllo delle risorse idriche e la vicinanza alle riserve di idrocarburi boliviane. Lo stato di “Excepciòn” va letto in chiave regionale e dovrebbe mettere in allerta i paesi limitrofi, in particolare la Bolivia, dove USAID7 e il Dipartimento di Stato USA continuano a finanziare i gruppi di estrema destra e i “Comitati Civici” della confinante regione di Santa Cruz con l’obiettivo di destabilizzare il governo di Evo Morales. L’indebolimento di Lugo e la militarizzazione del Paraguay rappresentano uno dei tasselli per un allargamento del Plan Colombia nell’area sud del continente.
Nadia Angelucci
Gianni Tarquini
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1 Vedi Cassandra, n. 23/2008

2 Ad Arroyito, Dipartimento di Concepción, il 21 aprile 2010.

3 Juan Martens, della Coordenadora de Derechos Humanos del Paraguay, in La disritmia paraguaya di Andrés Criscaut, “El Diplò”, n. 130, aprile 2010.

4 In particolare sul caso del sequestro del latifondista Fidel Zavala, catturato il 15 ottobre 2009 e rilasciato a gennaio 2010 dopo che la famiglia aveva accettato la consegna di diverse tonnellate di carne nei quartieri poveri di Asunción e il pagamento di 550.000 dollari all’EPP.

5 Agosto 2009.

6 www.abc.com.py/abc/nota/103177-EPP-podria-tener-su-base-en-Bolivia/

7 United States Agency for International Development, agenzia governativa statunitense per la cooperazione internazionale.

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