“Non vorrei che dopo Berlusconi venisse un Chavez”, ha detto Bersani in una delle tante ed inutili riunioni del suo partito colluso con quelli che lui paventa possano essere scalzati da un Chavez nostrano.
L'avversione verso il presidente venezuelano di questi sedicenti democratici è nota e ricalca a pieno la vulgata del Chavez caudillo o dittatore dei vari Piggì Batista o dei radicali. Si capisce, sono solidali con i loro omologhi venezuelani, una massa di corrotti marci fino al midollo, che per decenni hanno sostenuto un regime pseudo democratico al servizio di un'oligarchia vorace e corrotta, che con i loro servi del ceto medio altrettanto corrotto e perdipiù razzista (Chavez il negro), tenevano alla fame la gran massa della popolazione.
Brutta cosa l'ignoranza condita alla malafede, eppure è difficile far finta di non sapere che contro Chavez, eletto democraticamente per tre volte, è stato tentato di tutto, golpe, bieca propaganda e manipolazione spudorata dei fatti all inclusive. Chissà a chi pensava Bersani quando parlava di un rischio Chavez, ma si rassicuri l'Italia non corre tale rischio, bensì un rischio assai peggiore: quello di un governo sostenuto da una coalizione di finiani, piddini e quei baciapile del vaticano degli UDC con cuffari al seguito.
Personalmente non ci vedrei nulla di male ad avere al governo uno che aumenta i salari più bassi, diminuisce l'orario di lavoro, cerca di migliorare l'istruzione del popolo e di garantire l'assistenza sanitaria a tutti. Oltre tutto è uno che non ci pensa due volte a bastonare le banche e che sa tenere a bada le multinazionali. D'accordo direte, ma tu sei un vecchio estremista bilioso e misantropo, e non sei obiettivo. Si però Bersani è una loffa, lo capirebbe chiunque, mentre Chavez anche se goffo e un po' cafone dà l'idea di essere in grado di suonarle a qualsiasi prepotente gli si ponga davanti.
Dicono che “il caudillo” attenti alla libertà di stampa perché mette i bastoni alla ruote a certe TV, dimenticando di dire che quelle stesse televisioni, a cui si negano solo privilegi non dovuti, mentre era in atto un golpe ai suoi danni, trasmettevano i cartoni di Tom e Jerry e si davano un gran da fare per manipolare i fatti, facendo apparire i chavisti come assassini a sangue freddo.
Orsù state pur tranquilli, difensori a cottimo della democrazia, non avremo la sciagura di un Chavez in Italia, noi siamo fortunati, abbiamo al governo e all'opposizione gente fatta della stessa identica pasta di quella che c'era prima di Chavez in Venezuela: una cricca di corrotti e farabutti, attenti solo ai loro affari e a salvarsi il culo.
Chavez appartiene alle Americhe e lì che è nato e che ha la sua ragion d'essere, è un fenomeno purtroppo non esportabile se non come spauracchio usato da un partito di merdine per nascondere la loro insipienza e la loro inadeguatezza.
Magari potessimo scegliere: fra un ipocrita senza palle e senza capelli come Bersani e un Chavez sanguigno e determinato, non ci sarebbe partita.
Dottor Nicodemo
Fonte: http://doppiocieco.splinder.com/
7 luglio 2010
Meglio un Chavez domani che un Bersani oggi
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento