al-Quds (Gerusalemme) - Pal-Info. Il Ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, ha in serbo un piano per 'delimitare' le responsabilità dell'occupazione sionista nella Striscia di Gaza.
Il piano partirebbe dal porre fine agli attacchi contro il territorio palestinese assediato e, in senso più ampio, mirerebbe a farne un'entità indipendente e separata.
Oggi, 16 luglio, il quotidiano israeliano Yediot Aharonot presenta la nuova idea di Lieberman come una manovra politica per ottenere un riconoscimento internazionale della fine dell'occupazione.
Si parla dell'esistenza di documenti confidenziali secondo i quali il Ministro israeliano potrebbe incontrare, a breve, i colleghi statunitensi, il Segretario Generale Onu, Ban Ki-moon, e vari giuristi esperti di diritto internazionale proprio per valutare questa ipotesi.
Tra gli incontri che Lieberman si prepara ad affrontare con l'intenzione di discutere il presente piano, anche quello con la responsabile per le relazioni con l'estero dell'Unione Europea, Catherine Ashton, ed altri sei ministri europei che, la prossima settimana, visiteranno Israele.
Lierbeman proverà insomma a scaricare sulla comunità internazionale l'intera responsabilità israeliana del dramma di Gaza.
In coerenza con il nuovo piano di separazione, tra le problematiche interne di Gaza - create deliberatamente dall'occupazione - il Ministro israeliano potrebbe chiedere ai rappresentanti europei di considerare unico interlocutore e responsabile il governo palestinese di Gaza.
Questioni come il ripristino della centrale elettrica ed una soluzione ai sistemi si desalinizzazione e di depurazione delle risorse idriche, secondo Lieberman, dovrebbero essere affrontati unicamente dai palestinesi.
Tra le altre richieste, il Ministro potrebbe avanzare la proposta dell'invio di una forza militare internazionale sui valichi di frontiera con Israele.
Sami Abu Zuhri, portavoce di Hamas, respinge la possibilità che - attraverso simili approcci diplomatici - Israele riesca a sottrarsi dalla propria responsabilità penale per i crimini commessi a Gaza.
Dichiara Abu Zuhri: "Ci rifiutiamo fermamente di accettare un progetto come quello di Lieberman. Gaza è parte integrante della Palestina occupata, e gli occupanti sionisti non potranno essere risparmiati alla giustizia. L'embargo israeliano su Gaza è un crimine di guerra, e solo attraverso l'apertura di tutte le frontiere (strade e porti) si potrà garantire ai palestinesi assediati la possibilità concreta di ricostruzione e di una vita dignitosa". E conclude: "Qualunque tentativo sionista, atto a raggirare la questione e le proprie responsabilità su Gaza, sarà sterile".
Fonte: infopal.it
16 luglio 2010
Piano sionista per separare la Striscia di Gaza dalla Palestina
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