«Sei responsabile di un duplice reato: quello di aver partecipato a un'azione terroristica e un crimine morale contro lo Stato d'Israele». E, a conclusione dell'accusa, l'invito: «Vattene a Gaza, traditrice, sei un cavallo di Troia (degli arabi) nella Knesset». È stata accolta così ieri alla Knesset (il parlamento israeliano) Hanin Zoabi (foto in alto), la deputata del partito arabo Balad reduce dalla partecipazione alla «Freedom Flotilla». Ad accusarla di tradimento è stata Miri Regev (foto in basso), una parlamentare del partito di governo Likud (destra). Poco prima di essere aggredita, Zoabi aveva accusato il governo di aver compiuto, con l'assalto alla nave dei pacifisti in acque internazionali, un «atto di pirateria militare».
Zoabi aveva inoltre chiesto all'esecutivo Netanyahu di spiegare perché ai reporter erano state sequestrate tutte le attrezzature audio/video e perché ai media israeliani non sia stato permesso di pubblicare le fotografie delle nove persone rimaste uccise durante il blitz dei reparti scelti della marina di Tel Aviv. L'attacco della deputata del Likud alla parlamentare araba evidenzia la tensione tra maggioranza ebraica e palestinesi d'Israele. Questi ultimi (1.400.000) rappresentano il 20% circa della popolazione e denunciano discriminazioni crescenti da parte dello Stato ebraico.
Fonte: ilmanifesto.it
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